Gran Premio Universale: Miglior Blog ASSOLUTO 2008-2009-2010 :-))))))


venerdì 12 dicembre 2008

IO CIO' UN FIOCCO GRANDISSIMO

Io sono fine, semplice e delicato.
Vorrei dare alla pagina solo una piccola idea del Natale, qualcosa che si veda appena.
Giusto qualche fiocchetto...
Perché non scrivo? Non ciò voglia, me sento depresso, sò strano, sò giù, me sento perseguitato...
Ciò il silenzio che m'attanaglia giù nell'anima, ma se me fate 30 commenti poi mi ripijo, ve vojo fà pietà, così mi fate tanti commenti sotto i fiocchi.

mercoledì 26 novembre 2008

E' IN PREPARAZIONE LA SECONDA PUNTATA


domenica 16 novembre 2008

LA BLOGGER - IL PROTOTIPO (parte prima)


La blogger, prima di diventare appunto una blogger, è QUASI sempre una persona normale, cioè con QUASI tutte le qualità di una donna comune: vanitosa, egocentrica, irascibile, logorroica, superba, presuntuosa, fatua, mediocre, maliziosa, petulante, recriminante, pettegola, lagnosa, ipocondriaca, attabrighe, invidiosa, nevrotica, bugiarda, aggressiva, acrimoniosa, arrogante, insolente, lunatica, egoista, meschina, noiosa, prepotente, sguaiata, velenosa e vigliacca.

Arrivata alla soglia dei 30 la nostra eroina decide che la sua vita è troppo interessante, che lei è troppo intelligente e quindi dà il catastrofico annuncio: voglio universalizzare i miei concetti, voglio che il mondo mi conosca, voglio che il popolo mi acclami.
E' tempo che io apra un blog.
Il cambiamento sarà fatale (per chi lo subirà).

E il blog nasce, diciamolo pure, in modo assai modesto, cioè consone a tutto il resto, contenuti compresi e non si distingue dal bailamme dei blogs di massa da cui è notoriamente invasa la blogosfera.

Il giorno che ci sono tre visitatori la blogger torna a casa con un dom perignon del '69, saltando fino a incrociare le gambe sopra la testa e annuncia seria alla famiglia: sono una blogger di successo. Il cane va a nascondersi sotto la libreria.
Il giorno del primo commento viene proclamata una festa paesana con fuochi d'artificio, illuminazione, porchetta, salciccia e friarelli, canti, balli, ricchi premi e cotillons. Tutti DEVONO SAPERE.
5 mesi dopo la pubblicazione dei posts più squallidi e terrificanti che si siano mai letti nell'orbe webbico, la nostra terror-blogger raggiunge i 7 visitatori e decide che cotanta folla va governata: qui ci vuole un contatore. E se uno solo sbagliasse? No meglio due, due contatori. Poi la scelta si ferma su tre. Sì, tre contatori, tre è il numero perfetto.
Il declino è dunque cominciato, lento, ma inesorabile.

I mesi successivi trascorrono nell'iscrizione del blog ai più sperduti motori di ricerca, dall'Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, non c'è search engine che si salvi, che venga risparmiato.
Consumate in tal guisa le prime due tastiere e schiantati 7 mouse ottici, si passa ai social network; l'idea è luminosa e presto giungono risultati imprevisti, nonché imprevedibili: 21 visite e 5 commenti.
La situazione è ormai fuori controllo.

21 visite!! per la miseria, un blog con 21 visite ha bisogno di una facciata degna della sua fama!!
E' giunto il fatidico momento di cambiare il template.
Ne vengono esaminati 15.ooo (ovviamente gratuti) e nella frenetica ricerca vengono scartati tutti i colori tenui, gli accostamenti pastello, gli schemi a due colonne (che ci faccio con 2 colonne se ce ne vogliono almeno 3 solo per i s.n.?) quindi si punta dritto al pugno nell'occhio: il rosso è perfetto, impossibile non vederlo.
Vengono smembrati e ricomposti 2000 fogli di stile, i widgets vanno e vengono da ogni parte fregandosene altamente perfino di Einstein il quale osò addiruttura pensare (che ignorante!): troppa roba in troppo poco spazio.
Ogni tre secondi la nostra eroina interroga il video con gli occhi da invasata chiedendo impunemente: schermo, schermo delle mie brame, chi è la più bella del reame?
E lo schermo, ahimé, implora una brusca interruzione di corrente, un pietoso corto circuito che ponga fine una volta per tutte (o almeno momentaneamente) alle sue immani sofferenze.

Dopo 5 settimane di prove, una fragola con diarrea troneggia in cima al blog, 78 javascripts sono stati piegati al volere della nostra stramazza-posts, i css trovano infine la loro giusta collocazione, i widgets vengono fissati e l'artista "potrebbe" dichiararsi soddisfatta. In realtà non è così.
Che cacchio!! un blog così bello NON PUO' avere SOLO 21 visitatori. Comincia così un'escalation di meditazioni, un circolo vizioso di elucubrazioni mentali il cui concetto finale può essere così riassunto: se ho 21 visite devo avere un bel template, ma se il blog è troppo bello, merita più di 21 deficienti che lo visitano: bisogna aumentare gli accessi.
Nell'abbellire il blog e fare incetta di ingressi passano altri 4 anni.
I contenuti passano in secondo piano, anche perchè in primo piano non c'erano mai stati (al massimo all'ammezzato): ma ciò che conta è l'impatto. E quello, c'è.

La vita della nostra blogger s'incentra dunque sul commentare 65.723 blogs al mese nella speranza che almeno qualche dannato pazzo scalmanato nullafacente venga a ricambiare il favore. Ma i bloggers, si sa, sono egocentrici, viscidi, invidiosi, avari, perfidi, neghittosi, pusillanimi, reppellenti, trogloditi, villani e soprattutto si vendono a peso d'oro. Al 5327esimo commento, solo qualche sfigato sparuto blogger di frontiera, impietosito, ubriaco o abbandonato dalla moglie va a commentare la nostra fast-commentatrix, ma ciò che conta è il numero.
Il giorno che modera 28 commenti (di cui 17 offensivi, mai pubblicati) la nevro-splinder intuisce che può donarsi alla nazione, che può redimere l'umanità, che può passare insomma alle vie di fatto.
E in una notte piovosa e tempestosa, in cui lampi e tuoni squarciavano il cielo da un emisfero all'altro, viene partorita l'idea, lo scatto d'ingegno, l'evento per antonomasia: pubblicare un libro. E nel brivido di superba modestia, un rivolo di saliva le scende giù a lato della bocca.

Fine prima puntata
Continua

giovedì 13 novembre 2008

14 NOVEMBRE 2008 - FIESTA (che non si fece)

lunedì 10 novembre 2008

ANTEPRIMA CONVEGNO KILOMBISTI - ROMA

Una riunione per precisare la situazione

sabato 8 novembre 2008

INTERPRETAZIONI DEI SOGNI: ASINI ET AFFINI

Nell'antichità questi piccoli ciuchi comparsi in sogno, hanno avuto una reputazione nefasta, di gran lunga peggiore di quella dei loro fratelli più grandi, i mufloni e i mammuth.
E' sempre dannatamente nefasto sognare di portare, o peggio di avere, un'asina in casa propria, nel garage, nel ripostiglio, in piscina o peggio nel bagno di servizio.
A seconda delle circostanze l'asina può rappresentare se stessi, un'amica o l'entourage del sognatore, nella misura in cui essi hanno dei difetti: la protagonista sarà cattiva, megalomane e ipocrita, l'amica ladra, irascibile e ribelle, quelli dell'entourage farabutti, mascalzoni e bugiardi. (caso fortuito)

Ma se il sognatore è fortunato potrà, dopo aver sognato un'asina, incontrarne una vera ed essere felice per sempre, levandosi dai piedi. (caso chiuso)

La tradizione popolare compie un'equivalenza tra i sogni relativi agli asini e i tormenti della propria vita psichica e intellettuale. Sognare degli asini quindi, fa emergere dal subconscio la presenza della malcelata ignoranza che avviluppa, ammorba e tormenta il sognatore. Per questo motivo un sogno del genere deve indurre chi lo fa a curare la sua cultura e la sua mente. (caso clinico)

Esiste, tuttavia, qualche eccezione a questi significati sfavorevoli: baciare un'asina può significare che stai per pubblicare un libro. (caso disperato)
Vedere un asino sulla porta di casa annuncia che stai per conoscere la tua metà, farai un matrimonio felice con un tuo pari e il viaggio di nozze in tandem. (caso voluto)
Per concludere, per un uomo, la vista di un asino indica l'influenza che la cultura ha su di lui, cioè appunto la famosa "cultura asinina".

Ma le asine sognano? Certo!!
A volte le asine sognano se stesse e immaginano di essere delle grandi giornaliste.
Ordunque le giornaliste si dividono in due categorie:
1) quelle che potrebbero a fare a meno di farsi un blog perché famose lo sono già
2) quelle che potrebbero fare a meno di farsi 15 blogs perché tanto famose non lo diventeranno MAI.

Le asine che sognano appartengono a quest'ultima categoria e dovrebbero essere accusate di crudeltà mentale nei confronti dei navigatori che, se scansano un blog della nostra rapid-terror-blogger, zac!, cadono inevitabilmente nell'altro, o peggio negli altri.
Per certi incauti navigatori, dopo il malessere, è stato necessario il ricovero. Alcuni ancora boccheggiano nei reparti psichiatrici di mezza Italia in preda alle convulsioni ululando come lupi.
I medici parlano di una nuova inedita malattia detta "sindrome da splinder". Pare che si possa curare con una lunga terapia a base di blogspot in compresse o fiale iniettabili direttamente nella tastiera.

Per i moderni la vista di asini in sogno coinvolge diversi simboli.
Poiché l'asino è un animale di grande dimensioni rappresenta le balle abboffate (in gergo elefantiasi).
Poiché ha gli zoccoli significa che qualcuno è esasperato e forse vuol prenderti a calci in ambedue i cadenti glutei (prego notare come sono fine, ché non ho detto culo).
Poichè ha lunghe orecchie significa che non se ne può più di sentire le tue giaculatorie e che presto andrai a salmodiare da un'altra parte, forse in cima ai monti di Mola. (chi conosce la canzone mi capisce!)

Il sogno relativo agli asini è rivelatore di preoccupazioni clandestine, di pene nascoste, o di un desiderio di uscire dall'ignoranza che rode segretamente (ma poi non tanto) l'animo del sognatore e disturba incessantemente chi lo circonda (tantissimo).
Una massa di asini sta ad indicare una massa di ignoranti.
Più sono numerosi più il presagio è sfavorevole.
Un asino = sciagura in vista
due asini = sciagura e guaio in vista
tre asini = sciagura, disgrazia e mala tempora currunt
quattro asini = catastrofe
cinque asini = splinder chiude. E dov'è la sciagura?, direte. Ovvio, per noi no..., ma...
Asina che raglia = kilombo è mio
Asini che ragliano = convegno di trolls
Asine mute = sogno impossibile
Proverbio = gli asini ragliano sempre insieme, anche in bicicletta
Domanda = hai voluto la bicicletta?
Risposta = e mò pedala...
Asina che attraversa una viottolo di campagna = invidia per il fuoristarda della Gelmini, alla quale comincerai a tagliare i panni addosso e, se indossa il cappotto, non si salverà neanche la martingala.
Asina che si pavoneggia = sogno autobiografico
Asina in spiaggia = miopia che impedisce di vedere i 4 falpalà che fregiano l'addome come il drappeggio di una mantovana imperiale

Riflessioni: si può notare come significati favorevoli non ce ne siano.
Con l'avvento della peste, portata dai topi che mordevano gli asini alle zampe, nacque il famoso detto: "peste bona et laudabile".
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Conclusioni
Scrivere questo post mi è un po' dispiaciuto perché in realtà l'asino vero è un nobile animale.

I MONTI DI MOLA (Fabrizio de André)
vi scrivo l'ultimo pezzo

E lu paese intreu s’agghindesi / Il paese intero si agghindò
pa’ lu coiu / per il matrimonio
lu parracu mattessi intresi / lo stesso parroco entrò
in lu soiu / nel suo vestito
ma a cuiuassi no riscisini / ma non riuscirono a sposarsi
l’aina e l’omu / l’asina e l’uomo
chè da li documenti escisini / perché ai documenti risultarono
fratili in primu / cugini primi
e idda si tunchià abbeddulata ae ae/ e lei ragliava incantata ea ea
iddu le rispundia linghitontu ae ae/ lui le rispondeva, pronunciando male ae ae...

sabato 1 novembre 2008

BASTA COI SOGNI - PENSIAMO ALLA REALTA'